03/05/10
Bhagavan parla del MUKTI
Ora, quando tu vedi, non vedi senza l’interferenza della mente. Se tu puoi vedere senza che la mente interferisca, allora quel vedere è mukthi.
Se puoi sentire senza l’interferenza della mente, quello è mukthi. E la stessa cosa vale per l’odorato, per il tatto e perfino per il pensiero. Si può osservare anche il pensiero senza esserne coinvolti. Ora quel che succede è che quando stai pensando, pensi di essere tu quello che pensa, mentre, in effetti è possibile vedere il flusso dei pensieri come indipendente da te. Questa è una realtà fisica, in effetti puoi realmente vedere i pensieri, qualsiasi tipo di pensiero che viene verso di te e va via da te... e tu li puoi guardare. Allora, questo è lo stato di Mukthi, cioè la completa liberazione dei sensi dal controllo della mente; ed è solo un cervello di questo tipo che vive effettivamente; perchè ovunque ci sia la mente che ha il controllo, tu non vivi per davvero.
Quando la mente non c’è allora tu stai veramente vivendo.
Perciò quando le persone mi chiedono quale è lo scopo della vita, la mia risposta è: se tu stessi vivendo, non faresti questa domanda. Lo scopo della vita è vivere, e questo cosa significa? Significa vivere la vita dei sensi (vista, tatto, odorato, udito, etc.). I sensi devono essere indipendenti, cioè liberi dalla mente. Ora quel che ti succede è che tu non fai assolutamente l’esperienza della realtà, la realtà è quello che fluisce attraverso i sensi. Mentre tu, ogni volta, non fai altro che interpretare tutti i dati che ti arrivano: guardi un albero e dici “è un albero grande, piccolo, verde, o di mango o di questo o di quello...” Per tutto il tempo hai sempre dei commenti, in continuazione.... anche quando ti siedi a mangiare, non stai mangiando il cibo, ma stai lì a pensare e fare commenti sul lavoro, la famiglia, l’ufficio o anche il cibo stesso... Non fai l’esperienza del cibo.
Perciò nelle “Mahavakyas” ho detto che se tu facessi l’esperienza della realtà così com’è, faresti l’esperienza della beatitudine e vedresti come tutta questa creazione è perfetta, è la cosa più bella che ci sia, e tu sei già in paradiso. Sei tu che l’hai resa un inferno..
E’ possibile liberare i sensi dalla presa del pensiero. Il pensiero è necessario, quando richiesto e non quando interferisce. Non c’è ragione per cui il pensiero debba venire sperimentato in continuazione. Quando i sensi si liberano del controllo del pensiero o della mente, allora diciamo che fai l’esperienza della gioia e dell’amore incondizionati; e questa è una tale gioia che tu ti senti connesso con tutti e scopri il vero amore. E questo vero amore e questa vera gioia non sono separati, sono tutt’uno. E questo è un accadimento naturale.
Questo è il nostro vero essere, questo è quello che dovrebbe essere sempre l’esistenza naturale dell’essere umano. Dato che non fai sempre questa esperienza, la tua vita è diventata terribilmente infelice, e per sfuggire tu cerchi delle vie di fuga alla tua infelicità, che esiste solo perchè tu non fai l’esperienza della realtà. Perciò le persone si danno all’alcool, alla droga etc., perchè quello che c’è nella loro vita non ha significato. E il tentativo di questo movimento è quello di farti fare l’esperienza della realtà così com’è.
E quando questo succede, tu scopri l’amore e la gioia incondizionati, e senti che sei connesso con tutto e tutti; non ti senti un individuo separato, non vivi più solo per te, perché sei diventato tutti gli altri... e questo non è un concetto, o simile, ma è una realtà di tutti i giorni, quando sei illuminato o quando sei diventato un “muktha”. E ci sono migliaia di persone che ci sono già arrivate in questo stato, anche alcuni di quelli che sono seduti qui.
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Sri Bhagavan: Le 7 verità per essere liberi dalla sofferenza
1. Ogni cosa viene da un’unica sorgente. Potrebbe essere Dio o Energia. Non c’è inizio o fine della vita.
2. Se tu identifichi questa sorgente, non farai più differenza tra buono, cattivo, giusto o sbagliato. Tutte queste cose sono nostri punti di vista. Ogni cosa viene da un’unica sorgente.
3. La vita non è altro che una ricerca del “SE’ ”. Nella tua vita le cose che ti succedono, la gente che vedi, ogni cosa è un riflesso del tuo “Sé”. Se soffri di povertà, significa che c’è qualcosa di sbagliato in te. Lo devi correggere per poter uscire dalla tua povertà. Se hai odio, chiunque tu incontri avrà quella stessa qualità. Se hai pensieri malevoli, anche le persone che incontrerai li avranno. Quindi innanzitutto cerca di capire te stesso/a.
4. Renditi conto che qualsiasi cosa di cui tu fai esperienza in questa Vita avviene per grazia di Dio. Supponiamo che tu scivoli mentre cammini, cerca di capire che anche quello avviene per grazia di Dio. Se tu vedi Dio in ogni cosa la tua vita diventa stupenda.
5. Renditi conto che ogni cosa di cui fai esperienza in questa tua Vita è semplicemente una “prova” che Dio ti dà. Non è una cattiva esperienza. Se la consideriamo come tale allora vorrebbe dire che Dio non ha compassione. Se hai un problema, consideralo come un’opportunità che hai di affrontarlo e uscirne fuori. Ti sono state date le persone, la ricchezza e le capacità per affrontare tali sfide. Se lo capisci, le tua capacità miglioreranno. Proprio per mettere alla prova le tue capacità, Dio ti crea queste situazioni.
6. Se tu ti rendi conto che ogni cosa di cui fai esperienza è una prova che Dio ti dà, allora sarai in grado di vedere in profondità il problema e gestirlo nel modo migliore. Capirai il suo risultato e allora non avrai nessuna paura.
7. Se capisci le sei verità precedenti, allora ci sarà un’enorme trasformazione nel tuo corpo. Da quel momento in poi, non solo avrai compassione, ma diventerai quella “compassione”.
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