"Voglio che vi dimentichiate di tante cose.Dimenticate ciò che vi faceva impazzire. Dimenticate le preoccupazioni e le ansie, sapendo che io ho tutto sotto controllo. E c'è una cosa invece che vi prego di non dimenticare mai.
NON DIMENTICATEVI DI PARLARE CON ME, SPESSO.
Vi voglio bene! Voglio sentire la vostra voce. Voglio entrare a far parte delle cose che succedono nella vostra vita. Voglio che parliate con me dei vostri amici e delle vostre famiglie.
La preghiera per voi deve essere semplicemente una chiacchierata con me. Voglio essere il vostro amico più caro."

Sri Bhagavan

19/09/14

Corso 27 e 28 settembre 2014.



Programma completo corso 27 e 28 settembre 2014.

Il corso è condotto da Giulietta abilitata a condurre questo processo come Oneness Trainer Adwanceded. “

E' un' Esperienza Oneness una vera opportunità di crescita per tutti...anche a chi non pratica il Diksha!

Se lo desiderate e ritenete interessante questa opportunità a Pescara vi chiedo gentilmente di inoltrare l'informazione a chi potrebbe interessare questa esperienza.

Come prepararsi al processi:

L'orario è dalle 9 e si inoltrerà fino alle13 circa,nella 1° sessione nella, 2° dalle 14,30 fino alle 18,30 /19.. Con una pausa. Da portare un’ immagine del vostro Divino x il corso degli antenati.

Vestitevi comodi,portatevi un materassino e una copertina cuscino e da bere.

“DIKSHA delle RELAZIONI”

La tua identità è in relazione a ciò che ti circonda.”Tu sei le tue relazioni” Le tue relazioni sono il tuo specchio .Se vuoi avere gioia nelle tue relazioni devi darti la possibilità di crescere e apprendere è umiltà,e quando hai umiltà allora cresci e sei felice...

“LEGAME col DIVINO”

Si farà un lavoro di ricerca del nostro vero Amico che è il DIVINO. Impareremo a connetterci col nostro Divino e riconoscere la SUA presenza in noi...

"LIBERARE GLI ANTENATI"

In questa nuova esperienza andiamo a sciogliere le cariche che derivano dai nostri antenati.
Come si sa quando nella nostra vita che siamo risvegliati o no il KARMA acquisito dalle nostre famiglia influenza la nostra vita ,sia in salute in relazioni e in denaro e queste creano varie problematiche nella vita dalle paure a blocchi sofferenze e cosi via….

“4 CESTI”

Spesso ci capita di reagire automaticamente di fronte ad ostacoli ed imprevisti della vita. Questi impulsi (innescati da un evento esterno) sono in realtà radicati nel nostro passato remoto di cui non abbiamo memoria. Molti degli ostacoli che incontriamo nella vita dipendono dal tipo di esperienze fatte nel periodo cui eravamo nel grembo di nostra madre e durante l’atto di nascita. Questo periodo viene definito come “I 4 cesti”.

Il corso dei “ 4 cesti” ci accompagna attraverso un percorso di rinascita che ci permette di superare e rimuovere quei traumi che ci causano sofferenza.

17/09/14

Sri Bhagavan - Riguardo alla morte



Da: "Oneness Office Italia"


Sri Bhagavan - Riguardo alla morte
Traduzione: Miro Alvisi


http://www.worldonenesscommunity.com/video/death-part-1

http://www.worldonenesscommunity.com/video/death-part-2-what-is-lonliness

http://www.worldonenesscommunity.com/video/death-part-3-sri-bhagavan-teaching

http://www.worldonenesscommunity.com/video/death-part-4


Perchè abbiamo paura della morte?

E' perchè l'io, così come lo conoscete, si estinguerà.
Voi vedete la morte come la fine del vostro futuro psicologico e delle vostre aspirazioni.
Ne avete paura perchè l'avete tradotta come la separazione dalla vostra identità in relazione alla proprietà, alle altre persone, ai vostri scopi; cioè da tutto ciò che siete, che siete stati, che volete essere.
La paura della morte è parte della struttura psicologica di ogni essere umano.
La presenza della morte proietta un'ombra su ogni momento della vita; ogni ruga sulla vostra pelle, ogni ciocca di capelli grigi, ogni conversazione affaticata, vi ricorda la morte.
Morte di cosa? Di un sogno? Vi ricorda la spaventosa possibilità di una relazione che potrebbe finire, di una posizione acquisita che potrebbe dissolversi o di una qualche sicurezza che potrebbe essere disturbata.
Ma potete separare la morte dalla vita? Sia quando qualcosa nasce, come in ogni momento in cui qualcosa si estingue, la bellezza della vita ha come compagna costante la morte.
E' nell'unione della vita e della morte che si dispiega la bellezza dell'universo.
L'esperienza dell'eterno diventa possibile quando cessano tutte le divisioni tra ciò che è dentro e ciò che è fuori, tra il qui e il là, il materiale e lo spirituale, l'esistenza e la non esistenza.

Cos'è la solitudine? La solitudine è la paura di non essere nessuno. Questa paura di non essere nessuno, di essere uno zero, non è forse simile alla morte?
Ora esaminiamo il processo della morte del corpo fisico.
La maggior parte delle persone temono i sintomi ed i fenomeni che accompagnano l'atto di morire, non la morte stessa. Come potreste avere paura di qualcosa che non avete mai conosciuto?
La morte è un'esperienza di libertà. Lo spirito libero dai limiti del corpo, si muove verso la luce. Sarete portati là, accompagnati da una musica celestiale.
Tutti i vostri antenati, i vostri parenti e amici saranno là ad accogliervi. Passerete attraverso un tunnel con il vostro corpo spirituale, attraverso vari mondi finchè non giungerete alla luce, quella luce che è senziente e compassionevole.
Durante questo viaggio incontrerete tutti quelli che per molte vite hanno interpretato i ruoli di madri e padri, mariti e mogli, figli, amici e nemici.
Riconoscerete che siete esseri molto antichi dalle numerosissime esperienze e dalle innumerevoli personalità.
La vita, non importa come è stata vissuta, dal punto di vista dell'eternità, è un'esperienza spirituale.

La vita umana è la messa in atto di un'accordo sacro? La vita umana è la messa in atto di un'accordo sacro. Non è qualcosa che accade per caso.
Ogni volta che avete incontrato la luce dopo una vita sulla terra, siete stati abbracciati da quella luce.
Siete stati immersi nell'amore incondizionato. Da questo luogo di amore avete riesaminato la vostra vita.
Non siete stati giudicati. Voi stessi vi siete giudicati. Avete giudicato voi stessi attraverso gli stessi standard secondo cui avete giudicato gli altri mentre eravate sulla terra.
Incapaci di perdonarvi per il dolore causato agli altri, avete cercato il pentimento. Incapaci di perdonare gli altri per il dolore che vi hanno inflitto, avete cercato la vendetta.
La forza del condizionamento e delle emozioni irrisolte vi ha perciò portati ad essere coinvolti nel ciclo della morte e della rinascita.
Progettate la vostra vita futura in funzione delle lezioni che avete bisogno di imparare e dei desideri (desideri intesi come oggetti del bramare) che volete appagare.
Il Divino esaudirà le vostre preghiere.
La vita è una nostra scelta, non una costrizione. Per interrompere il ciclo di nascita e morte, dovete adempiere ai termini dell'accordo sacro.
Dovete disimparare il dolore e l'odio. Imparare il perdono e l'amore.

La nostra vita individuale è una canzone della vita cosmica? La vita è eterna. Tutto è sempre presente. La tua vita individuale non è nient'altro che una nota nella canzone della vita cosmica.
Non arrivate soli, non vivete soli e non ve ne andate soli.
Scendete come gruppi di anime per più vite, per imparare le vostre lezioni e per completare le vostre missioni.
Durante il vostro breve soggiorno sul pianeta Terra, per la vostra reciproca evoluzione, scegliete di incrociarvi gli uni con gli altri.
Per questo siete in debito verso i vostri antenati. Dovete loro la vostra vita e la vostra esistenza.
Il vostro benessere materiale ed emozionale è irrevocabilmente connesso con il benessere dei vostri antenati.
Come ogni uomo è indebitato con la terra che lo sostiene, con gli alberi che gli danno riparo e con la vita che lo supporta, anche voi siete indebitati verso i vostri antenati dal momento che è il loro sangue che scorre nelle vostre vene e sono i loro pensieri che fluiscono attraverso la vostra coscienza.
Dovreste esprimere loro la vostra gratitudine pregando per la loro moksha (liberazione). I loro spiriti si eleveranno verso mondi superiori sulle ali delle benedizioni invocate dalle vostre preghiere.

Amma Bhagavan darshan 28 ottobre

sathyaloka Bhagavan

Bhagavan Amma Bhagavan

Sri AmmaBhagavan, Moola Mantra

Sri Bhagavan: Le 7 verità per essere liberi dalla sofferenza

1. Ogni cosa viene da un’unica sorgente. Potrebbe essere Dio o Energia. Non c’è inizio o fine della vita.
2. Se tu identifichi questa sorgente, non farai più differenza tra buono, cattivo, giusto o sbagliato. Tutte queste cose sono nostri punti di vista. Ogni cosa viene da un’unica sorgente.
3. La vita non è altro che una ricerca del “SE’ ”. Nella tua vita le cose che ti succedono, la gente che vedi, ogni cosa è un riflesso del tuo “Sé”. Se soffri di povertà, significa che c’è qualcosa di sbagliato in te. Lo devi correggere per poter uscire dalla tua povertà. Se hai odio, chiunque tu incontri avrà quella stessa qualità. Se hai pensieri malevoli, anche le persone che incontrerai li avranno. Quindi innanzitutto cerca di capire te stesso/a.
4. Renditi conto che qualsiasi cosa di cui tu fai esperienza in questa Vita avviene per grazia di Dio. Supponiamo che tu scivoli mentre cammini, cerca di capire che anche quello avviene per grazia di Dio. Se tu vedi Dio in ogni cosa la tua vita diventa stupenda.
5. Renditi conto che ogni cosa di cui fai esperienza in questa tua Vita è semplicemente una “prova” che Dio ti dà. Non è una cattiva esperienza. Se la consideriamo come tale allora vorrebbe dire che Dio non ha compassione. Se hai un problema, consideralo come un’opportunità che hai di affrontarlo e uscirne fuori. Ti sono state date le persone, la ricchezza e le capacità per affrontare tali sfide. Se lo capisci, le tua capacità miglioreranno. Proprio per mettere alla prova le tue capacità, Dio ti crea queste situazioni.
6. Se tu ti rendi conto che ogni cosa di cui fai esperienza è una prova che Dio ti dà, allora sarai in grado di vedere in profondità il problema e gestirlo nel modo migliore. Capirai il suo risultato e allora non avrai nessuna paura.
7. Se capisci le sei verità precedenti, allora ci sarà un’enorme trasformazione nel tuo corpo. Da quel momento in poi, non solo avrai compassione, ma diventerai quella “compassione”.