27/02/11
Webcast with United Kingdom - February 12, 2011
1 - Qualcuno di noi fa fatica a sentirsi a proprio agio nell'avere una connessione divina personale con te. Per molti occidentali è difficile adorare una persona vivente. Ci puoi aiutare? B: - Sì. Bisogna capire che la Oneness non è un culto. Se fosse un culto allora ...vi diremmo di relazionarvi ad un solo essere, ad un particolare insegnamento, ad un rituale particolare. Ma non è così. C'è la Sri Murthi di AmmaBhagavan: quello che dovete fare è di invocare quell'insegnante, quel maestro, quel Dio con cui riuscite a relazionarvi, ed i suoi insegnamenti, dovete invocare i suoi insegnamenti. Ora per esempio diciamo che vi siete concentrati su gli insegnamenti di Cristo e volete scoprire la verità del suo insegnamento "ama il prossimo tuo come te stesso". Allora dovete cantare quel particolare insegnamento per 49 minuti. Quando lo cantate per 49 min, l'insegnamento entra nei livelli più profondi della coscienza, che a loro volta vengono programmati. Poi dovete prendere un Diksha. Se quello è l'insegnamento che volete usare, dovete cantarlo, poi dovete invocare Cristo nella Sri Murthi, non AmmaBhagavan, e connettervi a Cristo nel modo in cui di solito ci si connette con lui, o nel modo in cui voi siete abituati. Se lo fate nel modo giusto, vedrete davvero Cristo nella Sri Murthi. Se toccate la Paduka, rendetevi conto che sta toccando i piedi divini del Cristo. E' così che faremo. Se invece volete invocare l'insegnamento "tutto è vuoto": questo è un insegnamento buddista. Anche qui dovete cantarlo per 49 min e invocare Buddha, e vedrete il Buddha nella Sri Murthi. Lo stesso con le Paduka. Stesso sistema con l'Islam, o se seguite un maestro Taoista, dovete applicare la stessa procedura. Quindi non dovete obbligatoriamente invocare AmmaBhagavan, no. C'è la Sri Murthi di AmmaBhagavan, ci sono le Paduka. Quello che noi abbiamo fatto è un antico rituale (Avahanum), che infonde la nostra coscienza nella Sri Murthi e nelle Paduka. Da lì in poi, per quante copie ne vengano fatte, esse hanno tutte lo stesso potere. Ecco tutto. Ora se volete invocare un nostro insegnamento, per esempio "ama te stesso", allora dovete ripetere "io amo me stesso" per 49 min. Continuate a ripetere, ma in questo caso, invocate AmmaBhagavan. Perciò se usate i nostri insegnamenti, dovete invocare AmmaBhagavan. Il modo migliore di relazionarsi ad AmmaBhagavan è come a una madre, a un padre, a un amico. Quindi dovete scegliere una personalità nel Divino. Per quanto riguarda il Divino, se voi invocate "Divino, Divino, Divino…" non succederà nulla, perché "chi siete voi?". Non c'è nessuno lì. Ci sono solo personalità. C'è Esistenza, Coscienza, Beatitudine. Anche nel Divino, non c'è nessuno, ci sono solo personalità. E anche il Divino è Esistenza, Coscienza, Beatitudine. Siccome voi siete Esistenza, Coscienza, Beatitudine e il Divino o Dio è Esistenza, Coscienza, Beatitudine, voi e Dio siete una sola e medesima cosa. L'unica differenza sta nelle personalità. Allora, quali sono le personalità del Signore, le personalità di Dio? Le personalità del Divino sono tutti i Risvegliati dall'inizio dei Tempi e tutti quelli che hanno realizzato Dio. Se togliete tutte queste cose e implorate "Divino, Divino, Dio, Dio, energia universale, amore universale" non succederà niente. E' come se dicessimo "Homo Sapiens, Homo Sapiens", non succederebbe niente (risate). Non c'è alcuna personalità. Quindi siete completamente liberi di invocare chiunque vogliate, però quella persona deve essere risvegliata o aver realizzato Dio. Anche se ciò è avvenuto 100 anni prima o 100 milioni di anni fa, non è un problema. Ognuno di costoro è diventato una personalità del Divino. Avete libertà di scelta, ma dovete scegliere il loro insegnamento. Per quanto riguarda i rituali, non è obbligatorio che voi facciate questi rituali o cantiate i bhajan. Noi (indiani) lo facciamo perché è l'unica cosa che conosciamo. Noi vogliamo solo che li osserviate e poi creiate i vostri rituali, basati sulla vostra cultura, sui vostri condizionamenti, sul vostro retroterra. Avete completa libertà. Ricordate che l'Oneness è qui per liberare l'uomo totalmente e incondizionatamente. Tenetelo a mente. Ecco perché siamo molto cauti nel diffondere questo Processo, per paura che possa essere trasformato in culto. Per questo ci abbiamo impiegato del tempo e qualche precauzione, e abbiamo fatto tutti i passi necessari. Adesso lo passiamo a voi. E' vostra responsabilità controllare che non diventi un culto. Così, se fate queste modifiche, non penso che avrete difficoltà nel pregare alla Sri Murthi. Voi potrete invocare AmmaBhagavan oppure potrete invocare l'essere con cui sapete connettervi, e sarà veramente bellissimo, e sarete in grado di vedere quel divino, proprio come quando abitava su questo pianeta. Lo vedrete. 2 - Siamo certi che entreremo nell’Età dell'Oro adesso? E se è così, che senso ha continuare a lavorare per proteggere l'Ambiente? B: - Sì! E' molto molto importante perché man mano che entriamo nell' Età dell'Oro, sempre più persone lavoreranno per l'Ambiente. Ora la maggioranza non lavora per l'Ambiente. Ma quando arriva l'Età dell'Oro, penso che tutti saranno coinvolti in questo importante lavoro. Questo è il significato dell' Età dell'Oro. Non significa che si smette ogni attività in favore dell'Ambiente. In realtà ne sarete coinvolti in modo più aggressivo. 3 - Mi sembra davvero che ci siamo rimessi in sesto, qui in Inghilterra. Sembra così anche a te? B:- Guardando tutti voi, sento davvero che ci siamo rimessi in sesto! 4 - Nelle ultime settimane ho sperimentato grossi cambiamenti ed ora, andando in giro, vedo la bellezza in ogni cosa: i vermi, gli uccelli, le nuvole, gli alberi, tutto. Però mi sento ancora separata/o dalle persone. Come mai? B: - Di solito è molto facile sentirsi in connessione con animali, piante ed altre creature viventi. Diventa molto difficile quando si tratta di persone. Ma se deve succedere, normalmente ci vogliono 3-6 settimane prima di avere questa connessione. Quindi non devi fare niente di particolare, perché succederà molto naturalmente ed automaticamente. 5 - Non riesco ancora a lasciare andare il mio passato, pur avendo cercato di stare con la sofferenza e il dolore. Cos'altro posso fare per gestire questo problema? B:- La questione non è smettere con il passato o lasciarlo andare. Se ne deve andare per conto suo, come una foglia secca che cade da sola, deve cadere per conto suo. Tu non devi cercare di abbandonarlo. Il fatto stesso di cercare di lasciarlo, ti aggancerà ancora di più ad esso. Semplicemente diventa consapevole del fatto che stai cercando di abbandonare il passato. Quando prendi un po' di Diksha, essi faranno il lavoro. Non puoi fare altro per questo problema, che diventare impotente. Il tuo compito, il tuo sforzo è di vedere che sei impotente. Tutto lì. Tutti gli sforzi cessano lì. L'unico sforzo è vedere che sei impotente. Allora inizia il processo, il Diksha prende il comando e tutto succede naturalmente. 6 - Ieri mi sono sentito pervaso dal Divino e mi sono un po' spaventato. Per favore dimmi qualcosa e aiutami. B: - Questo ti spaventa solo se il tuo Dio è uno che punisce molto. (Risate tra gli ascoltatori). Altrimenti non dovrebbe esserci nessun problema. Devi vedere qual'è il tuo concetto di Dio e, se deciderai di avere un Dio molto amichevole, il problema sparirà. Esamina il tuo concetto di Dio. 7 - Come facciamo a capire che siamo risvegliati? Parlarti come ad un caro amico o sentire la tua voce che mi guida in ogni momento, indicano che sono sul sentiero del risveglio? A volte ho intuizioni sul futuro e le cose avvengono davvero nel giorno previsto. B: - La persona risvegliata sa di esserlo. Comunque noi abbiamo dato, ogni settimana, insegnamenti per farvi capire cosa vuol dire essere risvegliati. Ora, se ci sono dubbi, questi insegnamenti vi aiuteranno a capire se siete risvegliati. Ma questo non è poi così importante. Quello che è importante è che questi insegnamenti vi serviranno per capire che non siete risvegliati (risate). 8 - Sento di essermi arreso molte volte al Divino, ma non succede nulla. Mi puoi aiutare? B: - Sembra che tu cerchi di arrenderti al divino ma non funziona. Per arrendersi come noi intendiamo, devi capire che non c'è niente altro che tu possa fare. E' come…?….tu ti arrendi, perché capisci che non c'è molto altro che tu possa fare. Nel momento in cui ciò accade, il processo inizia. Ma se cerchi di arrenderti non succederà nulla. 9 - Molte cose sono cambiate nella mia vita per merito della tua Grazia, ma sia questa settimana che in altri momenti mi ritrovo a piangere molto. Aiutami per questo problema. B:- Be' questo genere di pianto è un buon segno e fa parte del processo, il che significa che sei molto vicino a risvegliarti. E' un ottimo segno, è un classico.
Amma Bhagavan darshan 28 ottobre
sathyaloka Bhagavan
Bhagavan Amma Bhagavan
Sri AmmaBhagavan, Moola Mantra
Sri Bhagavan: Le 7 verità per essere liberi dalla sofferenza
1. Ogni cosa viene da un’unica sorgente. Potrebbe essere Dio o Energia. Non c’è inizio o fine della vita.
2. Se tu identifichi questa sorgente, non farai più differenza tra buono, cattivo, giusto o sbagliato. Tutte queste cose sono nostri punti di vista. Ogni cosa viene da un’unica sorgente.
3. La vita non è altro che una ricerca del “SE’ ”. Nella tua vita le cose che ti succedono, la gente che vedi, ogni cosa è un riflesso del tuo “Sé”. Se soffri di povertà, significa che c’è qualcosa di sbagliato in te. Lo devi correggere per poter uscire dalla tua povertà. Se hai odio, chiunque tu incontri avrà quella stessa qualità. Se hai pensieri malevoli, anche le persone che incontrerai li avranno. Quindi innanzitutto cerca di capire te stesso/a.
4. Renditi conto che qualsiasi cosa di cui tu fai esperienza in questa Vita avviene per grazia di Dio. Supponiamo che tu scivoli mentre cammini, cerca di capire che anche quello avviene per grazia di Dio. Se tu vedi Dio in ogni cosa la tua vita diventa stupenda.
5. Renditi conto che ogni cosa di cui fai esperienza in questa tua Vita è semplicemente una “prova” che Dio ti dà. Non è una cattiva esperienza. Se la consideriamo come tale allora vorrebbe dire che Dio non ha compassione. Se hai un problema, consideralo come un’opportunità che hai di affrontarlo e uscirne fuori. Ti sono state date le persone, la ricchezza e le capacità per affrontare tali sfide. Se lo capisci, le tua capacità miglioreranno. Proprio per mettere alla prova le tue capacità, Dio ti crea queste situazioni.
6. Se tu ti rendi conto che ogni cosa di cui fai esperienza è una prova che Dio ti dà, allora sarai in grado di vedere in profondità il problema e gestirlo nel modo migliore. Capirai il suo risultato e allora non avrai nessuna paura.
7. Se capisci le sei verità precedenti, allora ci sarà un’enorme trasformazione nel tuo corpo. Da quel momento in poi, non solo avrai compassione, ma diventerai quella “compassione”.
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