"Voglio che vi dimentichiate di tante cose.Dimenticate ciò che vi faceva impazzire. Dimenticate le preoccupazioni e le ansie, sapendo che io ho tutto sotto controllo. E c'è una cosa invece che vi prego di non dimenticare mai.
NON DIMENTICATEVI DI PARLARE CON ME, SPESSO.
Vi voglio bene! Voglio sentire la vostra voce. Voglio entrare a far parte delle cose che succedono nella vostra vita. Voglio che parliate con me dei vostri amici e delle vostre famiglie.
La preghiera per voi deve essere semplicemente una chiacchierata con me. Voglio essere il vostro amico più caro."

Sri Bhagavan

17/02/11

SRI BHAGAVAN: ARRENDERSI


Sri Bhagavan dice: "L'arrendersi non è schiavitù. L'arrendersi non è 'non far niente'".
L'arrendersi è un intimo stato della mente, non un atteggiamento esteriore. Arrendersi non significa che non facciamo nulla, se qualcosa non va bene nella nostra vita. L'arrendersi è uno stato interiore della mente, in cui tu accetti dentro di te, tutto quello che accade all'esterno, senza lamenti o conflitti.
Non vorrà mai dire: non fare nulla per correggere la situazione esterna.
Per esempio: una persona ha perso il lavoro. Facciamo tre ipotesi:
1 - Dapprima è pieno di energia e cerca nuovi lavori altrove. Non ne trova, per mesi, ed è molto frustrato, ma continua, senza risultati. Nessuno gli offre lavoro, ma lui continua caparbiamente, non avendo altre alternative. Gli altri gli dicono di insistere e lui continua a provarci. Poveretto! I risultati non vengono. Entra in conflitto e non trova pace. Perde l'appetito, è arrabbiato con tutti, incluso Dio. In breve, è davvero infelice. Dopo tanti insuccessi, alla fine smette di cercare e, dopo un po' arriva alla situazione in cui la mente dice: "vada come vada". In pratica diventa indifferente alla situazione esterna e passa il suo tempo inutilmente, trascinando la sua vita.
2 - Supponiamo che quest'uomo sia un grande devoto e voglia arrendersi completamente: pregherà Bhagavan per un lavoro meraviglioso ed aspetterà che l'opportunità si presenti. Fino ad allora non farà nulla. Ma durante l'attesa, la sua mente non è tranquilla: lo tormenta affinché lui faccia questo o quello. Lui cerca di zittirla dicendo: "Ci pensa Bhagavan". Ma dopo un po' la mente continua con dubbi e domande: "Perché Bhagavan non fa nulla? Perché ci mette così tanto? Non me lo merito? Sbaglio nel pregare? Gli vengono così tante domande, in continuazione, entra in conflitto e perde la tranquillità. Perde appetito, si arrabbia con tutti, compreso Bhagavan. In breve è profondamente infelice, ma vuole seguire l'insegnamento dell'Arrendersi, così continua a non far nulla ed aspetta che si presenti qualche opportunità.
In entrambe le situazioni precedenti, sia che lui sia un Bhaktha (devoto a Dio) o no, il risultato è sofferenza.
3 - Per Grazie divina il nostro uomo è in un vero stato di Arresa! Come starà?
L'ARRENDERSI ha le seguenti caratteristiche:
Quando ci si arrende: non ci sono più conflitti nella mente; accettiamo completamente la situazione esterna ( nel caso precedente, mancanza di lavoro) con gioia, senza lamenti, dubbi, domande, ecc…
Possiamo sforzarci, o no, di correggere la situazione esterna. Nel caso citato, lui può, oppure no, cercare altri lavori. Ma se lo fa, e non trova, rimane comunque in uno stato di pace, senza conflitti. E se non fa nulla per cercare lavoro, rimane ugualmente in pace e senza conflitti.
Nello stato di Arresa non si è mai indifferenti o menefreghisti. Non si incolpano gli altri per la situazione, tanto meno Dio. Non ci sono domande o dubbi, a disturbare la mente. Nell'Arresa c'è beatitudine, pace, felicità. Niente e nessuno ci possono togliere la nostra beatitudine, pace, felicità, quando ci siamo completamente arresi.
Siamo in uno stato di completa dissoluzione (anche se non abbiamo la soluzione).
In questo stato di Arresa, nelle nostre azioni siamo continuamente guidati dall' Antaryamin/Bhagavan/Sè Superiore. L'azione potrebbe essere quella di cercare, oppure di non cercare di risolvere il problema. Può essere qualunque cosa, ma in ogni caso ci porterà pace, e prima o poi il nostro problema sarà risolto.
Sri Bhagavan dice: "Il Risvegliato rimane immobile, finchè l'azione perfetta nasce da sola"
Ricordate che Sri Bhagavan dice anche che non dobbiamo fingerci illuminati, finchè non lo siamo.
Lo stato di Resa e di Dissoluzione ci porta molto rapidamente all'Illuminazione.
Ma non possiamo arrivare alla Resa usando la volontà. La Resa deve venirci per Benedizione o per Grazia.
Possiamo solo renderci conto che non siamo in uno stato di resa e chiedere a Bhagavan di aiutarci ad arrenderci e a trovare la pace mentale.

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Sri Bhagavan: Le 7 verità per essere liberi dalla sofferenza

1. Ogni cosa viene da un’unica sorgente. Potrebbe essere Dio o Energia. Non c’è inizio o fine della vita.
2. Se tu identifichi questa sorgente, non farai più differenza tra buono, cattivo, giusto o sbagliato. Tutte queste cose sono nostri punti di vista. Ogni cosa viene da un’unica sorgente.
3. La vita non è altro che una ricerca del “SE’ ”. Nella tua vita le cose che ti succedono, la gente che vedi, ogni cosa è un riflesso del tuo “Sé”. Se soffri di povertà, significa che c’è qualcosa di sbagliato in te. Lo devi correggere per poter uscire dalla tua povertà. Se hai odio, chiunque tu incontri avrà quella stessa qualità. Se hai pensieri malevoli, anche le persone che incontrerai li avranno. Quindi innanzitutto cerca di capire te stesso/a.
4. Renditi conto che qualsiasi cosa di cui tu fai esperienza in questa Vita avviene per grazia di Dio. Supponiamo che tu scivoli mentre cammini, cerca di capire che anche quello avviene per grazia di Dio. Se tu vedi Dio in ogni cosa la tua vita diventa stupenda.
5. Renditi conto che ogni cosa di cui fai esperienza in questa tua Vita è semplicemente una “prova” che Dio ti dà. Non è una cattiva esperienza. Se la consideriamo come tale allora vorrebbe dire che Dio non ha compassione. Se hai un problema, consideralo come un’opportunità che hai di affrontarlo e uscirne fuori. Ti sono state date le persone, la ricchezza e le capacità per affrontare tali sfide. Se lo capisci, le tua capacità miglioreranno. Proprio per mettere alla prova le tue capacità, Dio ti crea queste situazioni.
6. Se tu ti rendi conto che ogni cosa di cui fai esperienza è una prova che Dio ti dà, allora sarai in grado di vedere in profondità il problema e gestirlo nel modo migliore. Capirai il suo risultato e allora non avrai nessuna paura.
7. Se capisci le sei verità precedenti, allora ci sarà un’enorme trasformazione nel tuo corpo. Da quel momento in poi, non solo avrai compassione, ma diventerai quella “compassione”.