"Voglio che vi dimentichiate di tante cose.Dimenticate ciò che vi faceva impazzire. Dimenticate le preoccupazioni e le ansie, sapendo che io ho tutto sotto controllo. E c'è una cosa invece che vi prego di non dimenticare mai.
NON DIMENTICATEVI DI PARLARE CON ME, SPESSO.
Vi voglio bene! Voglio sentire la vostra voce. Voglio entrare a far parte delle cose che succedono nella vostra vita. Voglio che parliate con me dei vostri amici e delle vostre famiglie.
La preghiera per voi deve essere semplicemente una chiacchierata con me. Voglio essere il vostro amico più caro."

Sri Bhagavan

02/06/10



IL NOSTRO DESTINO COMUNE

lunedì 24 maggio 2010 alle ore 10.50

L’origine della causa di tutte le sofferenze è il senso di una esistenza separata. Noi abbiamo una coscienza che tende a dividere e che percepisce le cose come il me e il non me, il mio e il non mio, come la mia gente e la tua, come la mia nazione e la tua. Avendo diviso tutte le cose, ci sentiamo minacciati dall’altro. La paura a sua volta genera guerre, conflitti e altre forme di violenza. Siamo allora al di là della redenzione?

Dobbiamo rimanere un gruppo di filosofi pessimisti o di osservatori apatici che si lamentano del destino collettivo? Non necessariamente.
Come specie, siamo sull’orlo di una importante transizione, dalla separazione all'unità. Con questa transizione ci risveglieremmo dall’oscurità alla luce, dalla non verità alla verità, realizzeremmo l’unità di tutte le cose.
Benchè ciascuno di noi viva una vita differente, distante dall’altro in termini di spazio e di tempo, biologicamente, emotivamente e spiritualmente siamo uno.
C’è un unico corpo. Ciò che accade agli animali nei mari, accade a noi, uomini e donne. Ciò che accade ai boschi accade a noi nei nostri corpi, visto che i nostri corpi sono fatti della stessa terra di cui sono fatti gli alberi. Non sono forse i nostri corpi altro che forme di argilla che si muovono, dotate d'intelligenza ? Uno sforzo consapevole nel guarire la terra potrebbe manifestarsi come guarigione suprema dei nostri stessi corpi.
C’è solo una mente. E' la mente che ha fluito attraverso i nostri avi, attraverso di noi e che continuerebbe a vivere ancora una volta attraverso i nostri figli e la loro progenie.
Il tormento collettivo o la paura sofferta dai nostri fratelli in una parte del mondo, si manifesta come incubo nel sonno o nella veglia di qualcun’altro, da qualche altra parte nel mondo. I nostri piaceri e dolori sono interconnessi in maniera inestricabile. Noi siamo uno e non possiamo continuare più a lungo a vivere in una illusione di separazione.
C’e’ solo una coscienza. Noi viviamo in un universo olografico. Ciascun individuo, risvegliandosi all’unità, influenza automaticamente alcune migliaia di persone, spingendole verso l’unica sana via alternativa di sperimentare la realtà.
Cambiando la nostra esperienza della realta’ continueremo a scoprire nuovi modi di vivere e di amare. Creeremo un pianeta migliore per il presente e per il futuro.
Questo e’ il nostro destino comune.

(Sri Bhagavan - http://www.onenessuniversity.org/)

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Sri Bhagavan: Le 7 verità per essere liberi dalla sofferenza

1. Ogni cosa viene da un’unica sorgente. Potrebbe essere Dio o Energia. Non c’è inizio o fine della vita.
2. Se tu identifichi questa sorgente, non farai più differenza tra buono, cattivo, giusto o sbagliato. Tutte queste cose sono nostri punti di vista. Ogni cosa viene da un’unica sorgente.
3. La vita non è altro che una ricerca del “SE’ ”. Nella tua vita le cose che ti succedono, la gente che vedi, ogni cosa è un riflesso del tuo “Sé”. Se soffri di povertà, significa che c’è qualcosa di sbagliato in te. Lo devi correggere per poter uscire dalla tua povertà. Se hai odio, chiunque tu incontri avrà quella stessa qualità. Se hai pensieri malevoli, anche le persone che incontrerai li avranno. Quindi innanzitutto cerca di capire te stesso/a.
4. Renditi conto che qualsiasi cosa di cui tu fai esperienza in questa Vita avviene per grazia di Dio. Supponiamo che tu scivoli mentre cammini, cerca di capire che anche quello avviene per grazia di Dio. Se tu vedi Dio in ogni cosa la tua vita diventa stupenda.
5. Renditi conto che ogni cosa di cui fai esperienza in questa tua Vita è semplicemente una “prova” che Dio ti dà. Non è una cattiva esperienza. Se la consideriamo come tale allora vorrebbe dire che Dio non ha compassione. Se hai un problema, consideralo come un’opportunità che hai di affrontarlo e uscirne fuori. Ti sono state date le persone, la ricchezza e le capacità per affrontare tali sfide. Se lo capisci, le tua capacità miglioreranno. Proprio per mettere alla prova le tue capacità, Dio ti crea queste situazioni.
6. Se tu ti rendi conto che ogni cosa di cui fai esperienza è una prova che Dio ti dà, allora sarai in grado di vedere in profondità il problema e gestirlo nel modo migliore. Capirai il suo risultato e allora non avrai nessuna paura.
7. Se capisci le sei verità precedenti, allora ci sarà un’enorme trasformazione nel tuo corpo. Da quel momento in poi, non solo avrai compassione, ma diventerai quella “compassione”.